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PRIMO PASSO PER IL RISVEGLIO

  • Giovanni Montagnani
  • 28 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 17 lug




Buongiorno carissimo.

Credo che se tu stai leggendo questo post tu avverta l'esigenza di risolvere qualche tua domanda interiore. Che cosa sta succedendo adesso nel mondo?

Io ho deciso di scrivere questo messaggio per aiutarti a capire, se già non avessi capito. Comunque, seguimi, probabilmente potrò comunque esserti d'aiuto. Intanto facciamo il primo passo per comprendere un po’ di verità.

Voglio dirti che fino a sei anni fa io ero come tanti di voi. Credevo nelle leggi e quando potevo, le rispettavo. Sentivo il peso delle mie responsabilità, il senso dello Stato e cercavo di essere, come mi era stato insegnato, un buon cittadino. Questo finché non ho visto il sopruso e il non rispetto delle leggi da parte dello stesso Stato in cui credevo.

Mi riferisco a quando scoppiò la diffusione dell'influenza che fu talmente enfatizzata fin da subito che scattò in me un campanello dall'allarme. Strano che invece di tranquillizzare la popolazione si incutesse paura, pensavo. Strano che tutti i media, giornali, televisione fossero tutti allineati sullo stesso pensiero che portava paura .Strano che chi la pensava diversamente non aveva diritto di parlare alla TV e veniva tacitato dal conduttore anche in modo poco professionale. Molto strano che i rimedi proposti fossero sperimentali e a nostro rischio e pericolo con il sollevamento di responsabilità civili e penali da parte dei fabbricanti dei farmaci consigliati. Il mio campanello d'allarme divenne una campana che suonava a morto e cominciai a svegliarmi.

Perché stava succedendo tutto questo?

Perché le leggi, a cominciare dalla Costituzione, venivano sistematicamente violate? C'era qualcosa che non andava. Allora cominciai a fare le mie ricerche.

Mi sovvenne che qualche anno prima avevo sentito parlare di denunce in tal senso della nostra condizione di schiavitù in cui versavamo, ma non avevo dato peso e séguito a questa informazione. Adesso invece era venuto il momento di riprendere quelle argomentazioni e di verificare.

Sono così arrivato a conoscere il motivo perché poteva succedere tutto quello che stava accadendo.

Per farti comprendere bene come funziona il sistema è però opportuno che tu conosca un po’ di leggi del nostro stato. Cominciamo dall’art. 6 del Codice civile.  (CODICE CIVILE-art. 6)

                               Art. 6.                          (Diritto al nome).

   Ogni persona ha diritto al nome che le è per legge attribuito.

   Nel nome si comprendono il prenome e il cognome.

   Non sono ammessi cambiamenti, aggiunte o rettifiche al nome, se non

nei casi e con le formalità dalla legge indicati.

Quindi il nome è composto dal prenome (quello che noi normalmente chiamiamo nome, ma che viene prima del nome e viene scelto dai genitori prima della nascita del figlio) seguito dal cognome.

Leggiamo anche l’art. 11 1° comma del DPR n. 396 del 2000:

Art. 11

(Contenuto degli atti)

1.      Gli atti dello stato civile, oltre a quanto è prescritto da altre particolari disposizioni, devono enunciare: il comune, il luogo, l'anno, il mese, il giorno e l'ora in cui sono formati; il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita, la residenza e la cittadinanza delle persone che vi sono indicate in qualità di dichiaranti; le persone cui gli atti medesimi si riferiscono; i testimoni, ove richiesti; i documenti presentati dalle parti.

Anche qui è chiaramente descritto che deve essere indicato negli atti della pubblica amministrazione prima il nome (in realtà sarebbe stato più giusto scrivere prenome come descritto nell’art. 6 del Codice civile) e poi il cognome.

Fin qui niente di strano. Vai adesso a verificare come hai scritto il tuo nome (prenome + cognome) sulla tua Carta d’identità o sulla Tessera sanitaria o sulla tua carta di debito o su di una fattura del telefono o dell’energia o su di una raccomandata che ricevi per una multa. Troverai scritto sempre prima il cognome e poi il nome e sempre tutto in lettere MAIUSCOLE.  E non dirmi che la cosa non è importante, perché invece è di fondamentale importanza. Se veramente vuoi capire il motivo di questa stranezza fai adesso le tue ricerche e cerca che cosa dice l’art. 38 del già citato DPR N. 396.

Per oggi è tutto.

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